“Kienge?”, si udì da dentro.
“Siamo i romani, i figli De Girolamo”, rispose Mauro,
portiamo una lettera importante; la dobbiamo consegnare subito al piccolo
veneto.
“Chi?”, rispose la voce da dentro.
“Come chi?”, si stupì Orlando, “Lorenzin Zanonato!”
“Sei proprio il solito Quagliariello…”, lo apostrofò Mauro,
“quante volte ti ho detto di non fare nomi dove possono sentirci?!?”.
“Scusa, ma chi vuoi che ci senta qui? I frati Franceschini
del monastero qui vicino?”
Nel frattempo la porta si aprì e un refolo D’Alia si fece
largo all’interno.
L’ospite li squadrò dalla testa ai piedi e sentenziò: “mi
sembrate un po’ Giovannini per essere delle spie professioniste… ma quello che mi
interessa è la lettera che portate con voi… tirate fuori i vostri Saccomanni e
datemela subito”.
I romani fecero come gli veniva chiesto.
L’anziano ospite, con mano tremante strappò la ceralacca,
spiegò il foglio, saltò subito alla parte che gli interessava: “i nuovi
governanti incaricati saranno….”, trasse un respiro d’agitazione, chiuse per un
momento gli occhi, poi proseguì (incredulo) nella lettura, “saranno Alfano e
Romina Power!”….
Felicità.
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